Per qualche ragione si dice:
gli occhi sono 

lo specchio dell’anima

Infatti nell’iride è impresso l’ individuo in tutto il suo essere.

Oggi, l’iridologia, scienza antica, è stata riformulata con tecniche moderne e può rappresentare un utile complemento diagnostico ai metodi ufficiali, per una valutazione sempre più dettagliata dell’ equilibrio psico-fisico della persona. Nell’occhio abbiamo il riflesso di ogni organo interno, e non solo: anche la componente emotiva e relazionale è visibile dai segni dell’iride.

L’iridologia, o iridodiagnosi, è una pratica diagnostica fondata sull’idea che sia possibile valutare lo stato di salute di una persona osservando le caratteristiche dell’iride , le sue anomalie e i suoi mutamenti.

Secondo l’iridologia, l’ iride sarebbe una speciale  carta topografica che riprodurrebbe, nel suo piccolo, tutta la  mappa del corpo umano, la sua  anatomia, le sue funzioni e permetterebbe di analizzare la  salute dei nostri  organi e il benessere  dell’ anima.

Gli iridologi individuano precise corrispondenze tra determinate  zone dell’iride destra e  dell’iride sinistra e specifici organi articolazionistrutture ossee  e ghiandole del corpo umano. L’osservazione delle iridi rappresenterebbe uno strumento diagnostico che da un’anomalia  o un’irregolarità dell’iride destra o sinistra, permetterebbe di capire quale organo o parte del corpo è sofferente.

L’idea che dall’osservazione degli  occhi si possa evincere qualcosa sulla salute di un individuo è un tema molto antico, che ha suscitato notevoli interessi nel corso della storia.

Tutte le antiche civiltà, dagli Egizi ai Cinesi, passando per la Mesopotamia, per gli antichi Greci e lo stesso Ippocrate, hanno sempre nutrito grande interesse nella possibilità di usare l’osservazione dell’iride a fini diagnostici. Risulta interessante notare come abbiano sviluppato nel corso dei secoli osservazioni e tecniche simili che, riformulate con le tecniche moderne, ne possono fare un utile complemento alla metodologia diagnostica ufficiale . La prima esplicita descrizione del potere diagnostico dell’osservazione dell’iride si trova in un testo pubblicato nel 1665 e intitolato Chiromatica Medica, attribuita ad un certo Philippus Meyeus. Per gli iridologi, i padri dell’iridologia sono due: un ungherese di nome Ignaz von Peczely e uno svedese di nome Nils Liljequist, entrambi vissuti nel diciannovesimo secolo.

Altre scoperte si devono al pastore  tedesco Emanuel  Felke, che studiò i tipi  costituzionali e il loro legame con la  terapia  omeopaticaAll’inizio del secolo scorso l’iridologia si diffonde in  Europa e negli  Stati UnitiA mappare le iridi – ossia a individuare sulle iridi le zone corrispondenti ai vari  organi del corpo umano – fu il noto iridologo di nome Bernard Jensen (1908-2001).  Durante il suo lavoro di mappatura delle iridi, Jensen individuò  166 aree (o zone), 80 sull’iride  destra  86 sull’iride sinistra. Inoltre, pensò che, per semplificare la consultazione delle mappe risultanti, fosse opportuno suddividere le singole iridi come il  quadrante di un orologio.

Ai pionieri dell’iridologia, dunque, spetta il merito di aver dato vita, alle mappe dell’iride. Esse rappresentano gli occhi come due grandi  cerchi suddivisi in dodici settori e in sei anelli concentrici.

Attraverso l’iride si può conoscere la costituzione organica del soggetto, la sua vitalità o energia vitale, lo stato e la condizione dei suoi organi . Con l’iridologia infine si può capire se il disturbo o disequilibrio è di indole ereditaria o se è stata acquisita dal soggetto nel corso della vita

Le mappe permettono all’iridologo di esaminare le iridi di entrambi gli occhi perché, immaginando che il corpo umano sia idealmente suddividibile in due metà, la parte destra si rispecchia nell’occhio destro, così come la parte sinistra è rappresentata dall’iride sinistra.

L’iridoscopio permette all’esperto iridologo, che è un  naturopata o un medico specializzato  in iridologia, di individuare e interpretare le diverse macchie , le sfumature di colore e la trama dell’iride, la  forma della pupilla, il collaretto, la corona , tutti elementi utili a valutare costituzione, predisposizione a particolari  disturbimalattie in  corso o danni subiti in passato.

L’esame iridologico non sostituisce altri metodi diagnostici. Al contrario, è un metodo integrativo , molto utile a livello preventivo perché può svelare l’inizio di una malattia oppure il rischio di svilupparla in fututro.

Alcuni aspetti dell’iridologia, riformulati con tecniche moderne, stanno ottenendo i primi  riconoscimenti dalla scienza ufficiale.

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